Fabiana Ferramondo

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Fabiana Ferramondo

  • SpecializzazioneChirurgia Generale
  • Studi / QualificaLaureata in medicina e Chirurgia e specializzata in Chirurgia Generale con indirizzo in chirurgia d’Urgenza con lode presso l’Università di Roma La Sapienza.
  • Lingue conosciuteItaliano

Dott.ssa Fabiana Ferramondo

Laureata in medicina e Chirurgia e specializzata in Chirurgia Generale con indirizzo in chirurgia d’Urgenza con lode presso l’Università di Roma La Sapienza.
Durante il percorso formativo si è occupata di chirurgia maggiore toraco-addominale, in particolare patologia epatobiliopancreatica e gastrocolica, gestione del politrauma complesso e delle urgenze toraco-addominali ed ha svolto un percorso di oltre 2 anni in centro di riferimento oncologico IRCSS dove ha partecipato a riunioni settimanali multidisciplinari sull’inquadramento diagnostico-terapeutico e sulla pianificazione terapeutica del paziente oncologico con particolare riferimento al carcinoma gastrico e alle carcinosi peritoneale, partecipando ad interventi di chirurgia maggiore oncologica e di peritonectomia + HIPEC (perfusione intraoperatoria di chemioterapico) per le neoplasie con coinvolgimento peritoneale (carcinosi peritoneale).

Ha acquisito competenze di diagnostica ecografica non invasiva in ambito addominale, tiroideo ed ecocolordoppler ed ha conseguito il diploma di ecografista frequentando il corso SIUMB (società italiana di ultrasonografia).
Attualmente dirigente medico di I livello presso la Chirurgia Generale dell’Asst
Franciacorta sede di Chiari dove oltre all’attività chirurgica in urgenza si occupa di
chirurgia generale, patologia oncologica della mammella e di chirurgia tiroidea.
Membro del team oncologico multidisciplinare aziendale e della Breast Unit e socio
SICO (società italiana di chirurgia oncologica)

Patologie trattate

• patologia della mammella
• patologia chirurgica tiroidea
• chirurgia generale
• chirurgia oncologica

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PRIMA VISITA SENOLOGICA

La valutazione senologica è fondamentale dopo riscontro di
lesione palpabile o lesione evidenziata ad esame di screening per la pianificazione
diagnostico-terapeutica. Vengono presi in considerazione i fattori di rischio della
paziente con particolare riferimento alla familiarità per carcinoma della mammella e più in generale il rischio oncologico per carcinoma mammario. La valutazione senologica della paziente permette di valutare la necessità di eseguire follow-up secondo il rischio personalizzato attraverso indagini diagnostiche mirate (ecografia e mammografia, RMN della mammella).
In caso di riscontro di lesioni sottoposte a biopsia la valutazione senologica provvede in base al tipo di lesione riscontrata, a definire il successivo percorso terapeutico definendo la necessità di procedere ad intervento chirurgico o a trattamenti integrati (chemio e radioterapia) per raggiungere il risultato migliore per la paziente nelle lesioni che necessitano di trattamenti immediati.
Prevede inoltre il follow up delle lesioni sospette con tempi di rivalutazione definiti dal rischio clinico e radiologico della paziente offrendo un percorso personalizzato.

VISICA CHIRURGICA ONCOLOGICA:

con riferimento alla patologia del distretto addominale. Inquadramento diagnostico-terapeutico delle neoplasia addominali, pianificazione e programmazione degli approfondimenti diagnostici necessari (radiologici, endoscopici, bioptici etc), indicazione a trattamenti chirurgici ed integrati (chirurgia + terapia oncologica, chemioterapia e radioterapia), supporto del paziente nelle varie fasi di malattia, sia preoperatoro che post-operatorio.
Follow-up post-operatorio e rivalutazione chirurgica del paziente dopo chirurgia.

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ECOGRAFIA TIROIDEA:
l’ecografia tiroidea ha un ruolo fondamentale nella diagnostica dei noduli tiroidei, la cui prevalenza nella popolazione generale è stimata fino al 60%.

Si tratta di una metodica semplice, non invasiva, che permette non solo di evidenziare e misurare in modo preciso i noduli tiroidei ma anche di individuare quelli maggiormente sospetti per tumore . Negli anni sono state pubblicate linee guida per la descrizione ecografica dei noduli della tiroide con l’obiettivo di identificare i noduli a maggior rischio di malignità da sottoporre ad agoaspirato e di ridurre il numero di agoaspirazioni non necessarie, senza tuttavia aumentare il numero di mancate diagnosi di cancro tiroideo. La definizione del rischio ecografico del nodulo è inoltre utilizzata per definire il follow-up a breve e lungo termine dei noduli benigni.

VISITA di ENDOCRINOCHIRURGIA:
con riferimento alla patologia tiroidea. Il riscontro di noduli tiroidei sospetti all’ecografia pone la necessità di biopsia e valutazione successiva del paziente per pianificare il trattamento. Oggi gli interventi chirurgici sono indicati in caso di gozzi tiroidei e noduli voluminosi anche benigni che determinano una sintomatologia compressiva sulle strutture adiacenti e in caso di noduli maligni all’agoaspirato. in base alla diagnosi di partenza e alle dimensioni della lesione e dopo colloquio con il paziente che prende parte attivamente alla decisione terapeutica, la chirurgia prevede interventi di emitiroidectomia (asportazione di metà della tiroide) o tiroidectomia totale (asportazione di tutta la tiroide) ed eventualmente in casi selezionati dei linfonodi regionali.

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ECOGRAFIA ADDOME:
l’ecografia addominale è ad oggi un esame molto utilizzato per l’iniziale studio del paziente con sintomi addominali e permette in molti casi una diagnosi immediata e non invasiva. Visualizza i principali organi addominali quali fegato, reni, milza, apparato urinario, aorta addominale. Può facilmente diagnosticare calcoli renali o della colecisti, dilatazioni dell’aorta, lesioni epatiche. Può essere utile nello studio dei restanti organi addominali più profondi (es pancreas) in base alle caratteristiche fisiche del paziente e nelle patologie intestinali e rimane comunque la prima indagine di scelta nella diagnosi delle cause di sintomi addominali, in considerazione della sua non invasività e facilità di esecuzione.

ECOCOLORDOPPLER TSA:
l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici è un esame
ecografico che grazie all’effetto Doppler riesce a valutare il flusso sanguignio presente all’interno dei vasi del collo (arterie carotidi e vertebrali) che portano il sangue al cervello. Permette di studiare le alterazioni delle pareti arteriose, a partire dell’ispessimento delle pareti vascolari che rappresenta la prima alterazione dell’aterosclerosi, fino alle placche ateromasiche che presenti nelle arterie tendono se non individuate e trattate a crescere nel tempo riducendo il lume vascolare e quindi rendendo più scarso il flusso di sangue all’interno dei vasi.
E’ quindi un esame raccomandato per:
– screening nei pazienti con rischio cardiovascolare (fumo, diabete, ipertensione,
obesità, dislipidemia o con familiarità per infarto cardiaco ed ictus) con indicazione a terapia farmacologica e modifica dello stile di vita per ridurre il rischio e prevenire
l’evoluzione dell’aterosclerosi
-follow up di stenosi arteriose ancora non suscettibili di intervento chirurgico ed eventuale indicazione a chirurgia in base all’entità della stenosi ed alla conseguente riduzione del flusso sanguigno.

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arti-inferiori

ECOCOLORDOPPLER ARTERIOSO AORTA ED ARTI INFERIORI:
esame ecografico che sfrutta l’effetto Doppler e permette la valutazione delle pareti e del flusso dell’aorta e dei vasi arteriosi degli arti inferiori. L’esame si svolge come una normale ecografia e non comporta alcun dolore per il paziente. Individua con precisione le alterazioni presenti nelle arterie, dilatazioni, placche e stenosi che restringono il lume dei vasi determinando una compromissione del flusso sanguigno. Le stenosi e le occlusioni delle arterie possono infatti causare drastiche riduzioni del flusso di sangue causando dolore al movimento fino all’ischemia vera e propria e successiva necrosi dei tessuti.
L’ecocolordoppler arterioso dell’aorta e degli arti inferiori è quindi indicato:
-nei pazienti con rischio cardiovascolare
-nei pazienti sintomatici (dolore al cammino con limitazione e riduzione della distanza percorribile)
-nel follow-up delle stenosi arteriose e delle dilatazioni aneurismatiche
-per indicazione a terapia chirurgica o interventistica

ECOCOLORDOPPLER VENOSO ARTI INFERIORI:
esame ecografico con effetto Doppler che consente la valutazione delle vene degli arti inferiori e del flusso al loro interno, permettendo di individuare alterazioni funzionali come l’insufficienza venosa e le varici ed occlusioni come la flebite e la trombosi venosa profonda.
L’ecocolordoppler venoso consente inoltre di identificare con precisione la sede esatta dell’alterazioni in modo da stabilire il trattamento più idoneo di tipo medico o chirurgico.
Indicazioni all’esecuzione di Ecocolordoppler venoso:
-gambe pesanti, edemi distali bilaterali, discromie cutanee indici di insufficienza venosa
-varici degli arti inferiori (necessario lo studio ecografico per pianificare il tipo di
terapia chirurgica)
-sospetto di flebite o TVP

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